mercoledì 9 aprile 2008

Djerba, Tunisìa.

Ciao ragazzi, premettendo che il motivo del mio viaggio era il lavoro..passo al mio racconto.

Dopo aver passato un'intera nottata alla Malpensa, si arriva all'aeroporto dell'isola di Djerba, e la prima cosa che mi salta all'occhio sono le forze di polizia: da noi si trovano i carabinieri con la mitraglietta..invece qui ci sono i poliziotti con il fucile d'assalto semiautomatico M5. Per non parlare poi dei poster giganti appesi ai muri del presidente tunisino (per intenderci: stile Saddam Hussein)

Fuori dall'aeroporto c'è un bus che aspetta me e i miei compagni di viaggio, e dopo circa 40 minuti arriviamo nella città di Midoun, dove era situato il villaggio "Helios", nel quale abbiamo alloggiato quest'ultima settimana.

L'unica giornata libera dal lavoro è stata quella di domenica, giorno in cui ho approfittato per andare a prendere la tintarella in spiaggia.

Diciamo che le immagini, forse, più rappresentative di questa avventura sono state queste due:



Da un parte la devastazione del deserto, dall'altra la bellezza e la fertilità del mare.Ecco...il mio villaggio si trovava esattamente in mezzo a queste due realtà parallele. Avrei voluto dare a qualcuno lo smacco di pubblicare foto di belle ragazze in costume ma....non c'è stata la possibilità....


La gente.....bè..i tunisini, per quel poco che ho conosciuto sono brave persone, socievoli con tutti, parlano indistintamente l'arabo (lingua ufficiale), il francese e per ovvi motivi anche l'italiano.

La bontà dei tunisini però non è da attribuire loro quando si tratta di cucinare: i piatti tipici tunisini, o arabi in generale, sono troppo speziati per i miei gusti..volevo vedere se riuscivo a trovare un kebab fatto a modo, ma non ci sono riuscito: solo cous-cous e tanta roba piccante.

Ah ecco..n'altra cosa: uno dei miei compagni di stanza ha comprato il narghilèe (si scrive così?), e al modico prezzo di 30 dinari (circa 25 euro) ha avuto a disposizione anche i carboncini e 4 tabacchi aromatizzati al gusto di mela, menta, cocco e fragola..noi abbiamo provato quello alla menta. Davvero buono, e soprattutto divertente la parte in cui uno dei 2 deve tirare mentre l'altro da fuoco al carboncino.

Ora direte voi: "Si però, Moreno, tu dici che sei andato in Tunisia per lavoro..ma che è sta storia?"

Semplice: nel villaggio in cui sono stato ho fatto una stage di una settimana con la Ventaclub, azienda per la quale inizierò a lavorare a breve in qualità di DJ e tecnico del suono. Entro qualche giorno mi verrà comunicata la destinazione: Santo Domingo? Brasile? Grecia? o forse la Sardegna, chi lo sa....comunque sia, non mi rivedrete prima del sopraggiungere dell'autunno.

Altra piccola chicca: il mio responsabile di formazione era il tipo che qualche anno fa era nel video di Daniele Silvestri - Salirò ballava in quel modo strano.

Ah, per la cronaca....il mio villaggio era questo:

Magari un giorno vi farò vedere le foto degli altri villaggi dove lavorerò....cià vagliò!

Moreno